Il lusso di fare la spesa

Il lusso di fare la spesa

Il 2022 sembra essere l’anno dei rincari e l’anno in cui l’inflazione aumenta, spinta dalle conseguenze della pandemia e non solo. Se è vero che a Milano un chilo di ciliegie costa 18 euro, è anche vero che gli stipendi italiani sono fermi da 30 anni. Anzi, il salario è addirittura diminuito dal 2010 ad oggi. 

Aumentano anche le bollette, con il Codacons che stima una crescita media di euro 700 a famiglia. Alcune arriveranno a spendere 1200 euro in più tra luce, gas ed acqua. I dati sull’inflazione sono altrettanto impietosi, dato che questa potrebbe aumentare fino al 10% entro la fine del 2022. Questo significa che il potere d’acquisto dei consumatori italiani diminuisce e le soluzioni per arrivare a fine mese. Per questo, spesso, i cittadini prendono in considerazione alternative come i prestiti online immediati.

Rincari diari e stipendi stagnanti

L’economia italiana fatica da anni e, con lei, fatica il potere d’acquisto italiano. 

Cos’è il potere d’acquisto

Questo termine indica la quantità di servizi e prodotti che si possono acquistare con una specifica somma di denaro e in uno specifico lasso di tempo. 

Già nel 2010 i giornali parlavano di un calo del potere d’acquisto in Italia che, secondo l’allora Presidente ISTAT Enrico Giovannini, era dovuto a pochi investimenti. 

Dall’introduzione dell’euro nel 1999 fino al 2018, i prezzi in Italia hanno visto un aumento cumulato del 44%. Fare acquisti come nuovi elettrodomestici o arredamento sta diventando proibitivo e, per questo, spesso i consumatori decidono di richiedere un prestito personale. Spesso, questi crediti vengono usati semplicemente per fare la spesa per la famiglia, dato che il Codacons riporta un aumento dell’olio di semi del 17% in poche settimane.

Rincari diari e stipendi stagnanti

Cos’è il Codacons

Si tratta di un’associazione che si occupa di difendere i consumatori italiani dal 1986. Difende l’ambiente e i diritti dei cittadini. 

Invece, è tutta un’altra storia per gli stipendi. 

I salari in Italia

La ricerca dell’Osservatorio JobPricing è chiara: gli stipendi italiano sono immobili e sono diminuiti di quasi il 3% in dieci anni, gli unici in Europa ad avere questo andamento negativo. La differenza tra Nord e Sud è un vero divario, con la Lombardia che ha gli stipendi più alti e la Basilicata che è fanalino di coda. In media, la Retribuzione Annua Lorda è di 29.301 euro. Ecco quali settori guadagnano di più e quali di meno secondo i dati degli stipendi medi: 

  • Servizi finanziari come le banche: 41.864 euro
  • Aziende di servizio pubblico (utilities): 32.162 euro
  • Edilizia: 26.494 euro
  • Operai: 24.996 euro
  • Agricoltura: 23.795 euro

In media, un dirigente italiano guadagna euro 4.487 al mese netti, mentre un operai si ferma a 1.469 euro. I giovani italiani (tra i 18 e 24 anni) sono i più penalizzati e i loro salari sono tra i più bassi in Europa, bloccati a 15.858 euro. Tanto che, nel 2021, la disoccupazione giovanile è arrivata oltre al 23%, da Nord a Sud. 

Le regioni più care in Italia 

Valle d’Aosta+1068 euro all’anno
Liguria+1009 euro all’anno
Trentino Alto Adige+1084 euro all’anno

La meno cara (e con meno rincari) è il Molise con un aumento annuo di euro 698. 

Insomma, il quadro in Italia non è roseo e sempre più italiani fanno ricorso a soluzioni di finanziamento come la Cessione del Quinto. 

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