Rincari generalizzati: i rischi per cittadini ed imprese italiane

Rincari generalizzati i rischi per cittadini ed imprese italiane

Andare in vacanza è costoso, fare il pieno dal benzinaio è costoso e lo è anche richiedere un prestito. Il 2022 è l’anno degli aumenti, della temperatura, della benzina, delle ciliegie e dei tassi di interesse per mutui e per i prestiti personali. Secondo una recente ricerca dell’INPS, in un anno i prezzi sono aumentati fino all’8% e la crescita dell’inflazione è costata all’Italia oltre 92 miliardi di euro. 

Il problema per le famiglie ed imprese italiane? Questo trend non sembra destinato a rallentare presto. 

Caro prezzi: le conseguenze per cittadini ed imprese

Uno dei primi rischi è la difficoltà di arrivare a fine mese. Un altro rischio è quello sul largo consumo, cioè l’aumento delle materie prime che, a sua volta, aumenta i prezzi all’ingrosso dell’agroalimentare. 

Caro prezzi le conseguenze per cittadini ed imprese

Prima fra tutti il prezzo dei cereali, come quello della semola che è cresciuto del 90% in due anni. Oppure il prezzo all’ingrosso della farina, aumentato del 19% rispetto agli anni prima della pandemia. Nel 2022, la Caritas ha registrato un aumento delle richieste di aiuto del 70%, un dato preoccupante. 

Secondo l’INPS, il 32% dei pensionati italiani riceve meno di 1000 euro al mese. Inoltre, uno stipendio su tre è sotto questa soglia, rendendo il potere d’acquisto sempe meno efficace. 

Le imprese italiane non sono immuni da rischi della crescita di tassi di interesse e delle bollette. Le conseguenze dei rincari si vedono prima di tutto nelle bollette di luce e gas. La luce potrebbe aumentare fino al 15% mentre il gas potrebbe aumentare fino al 45%. La conseguenza? Una diminuzione dei margini operativi delle aziende italiane, cioè della loro redditività e del loro guadagno. 

L’aumento dei tassi di interesse per prestiti personali e mutui è altrettanto rischioso per cittadini ed imprese italiane. Il costo dei mutui è arrivato al massimo negli ultimi cinque anni, con un tasso media del 2,05% (una soglia che non si vedeva dal 2017). Crescono i prestiti a famiglie ed aziende, ma cresce anche il loro prezzo. Ognuno di questi rincari è un circolo vizioso che si ripete. 

Alcuni consigli preziosi 

Per questo l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) ha stilato una lista con cinque consigli per i cittadini per risparmiare almeno 180 euro all’anno sulla bolletta del gas. 

Per il riscaldamento domesticoRidurre la temperatura di 1°C
Orari e limitiRinunciare a un’ora di riscaldamento al giorno
Caldaie e climatizzatoriSostituire quelli vecchi con macchinari ad alta efficienza energetica
Doccia e cucinaLimitare i consumi, ad esempio riducendo il tempo sotto la doccia o ridurre i cicli di lavaggio con la lavatrice
LampadineSostituire quelle a incandescenza con luci LED
Cosa fa l’ENEA? Si tratta di un ente pubblico di ricerca vigilato dal Ministero della transizione ecologica. Si occupa di diversi settori, ad esempio: energia, ambiente e nuove tecnologie. Tutto per supportare politiche di sviluppo sostenibile. 

Invece, il consiglio per i finanziamenti e per i tassi dei mutui è: la comparazione dei prestiti. Con strumenti digitali ed efficaci, i cosnumatori e le aziende possono comparare diversi tipi di prestito con diverse durate ed importi. Questa può essere la soluzione ideale per paragonare diversi istituti di credito e le loro proposte finanziarie. Nonostante non sia possibile sfuggire ai rincari, ci sono accorgimenti che possono aiutare cittadini ed imprese italiane. 

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