Crescono mercato immobiliare e tassi dei mutui

Crescono mercato immobiliare e tassi dei mutui

Questo è il momento della ripartenza. Riparte l’Italia, si riprende il turismo e riparte anche il mercato immobiliare. Dopo anni di statistiche stagnanti ed immobili in balia della polvere, il 2022 sembra essere l’anno della compravendita di case e dei prestiti online, veloci e 100% digitali. Forse non è una coincidenza. 

I dati delle compravendite in Italia 

La crescita del mercato immobiliare è confermata dalla ricerca dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate. Da inizio anno, le compravendite di immobili sono aumentate del 12% rispetto al primo trimestre del 2021. L’industria continua a crescere e lo fa dal 2011, da quando questo settore è cresciuto del 30%. Questo, nonostante la pandemia. 

I dati delle compravendite in Italia 

Oltre la metà del fatturato del mercato residenziale viene dal Nord Italia, con la Lombardia che detiene il primato. Nel 2021, le compravendite immobiliari residenziali erano divise in: 

  • Nord-ovest Italia: 256.329
  • Nord-est 150.697
  • Centro 154.309
  • Sud 123.591
  • Isole 63.596.

Però, anche il mercato non residenziale (come gli immobili agricoli) è in crescita in Italia. Infatti, la maggior parte di queste transazioni sono investimenti. Però, indebitarsi è facile, soprattutto considerati i prezzi dei mutui degli istituti di credito

I prezzi degli immobili: l’impatto sugli italiani

In finanza ed economia, esiste un termine: “sovraccarico del costo dell’abitazione.” Significa che il costo totale dell’immobile è più del 40% del reddito familiare netto. In Italia, questo impatto è ancora basso, con percentuali che (in media) si attestano intorno al 12%. Il mutuo è ancora la forma di credito prescelta. Solo nel 2021, in tutta Italia sono stati stipulati più di 320.000 mutui per un totale di oltre 390 milioni di euro. Di questi, la maggioranza in Friuli Venezia Giulia. 

I dati sulle richieste dei mutui 

Secondo l’Osservatorio di Mutuionline, nel primo trimestre del 2022 le richieste per i mutui prima casa sono aumentate. Soprattutto tra gli under 36, che ammontano quasi alla metà del mercato. Le richieste non erano così alte dal 2010. 

Ma questo andamento potrebbe presto cambiare, considerando il tasso dei mutui. 

Crescono i costi dei mutui in Italia

I primi ad aumentare, spinti da inflazione e banche centrali, sono stati i mutui 

a tasso fisso, che sono triplicati. A maggio 2022, questi tassi sono arrivati al 2% ed anche oltre. Questo tipo di interesse viene applicato ad oltre l’80% dei mutui italiani. Non sono certo i livelli del 2007, quando il tasso fisso era arrivato allo 5,72% in Italia. Invece, i tassi variabili sono (per ora) stabili intorno all’1%. 

Una delle ragioni per cui i mutui stanno diventando più cari è l’ultima mossa fatta dalla Banca Centrale Europea. Recentemente, la BCE ha deciso di aumentare i tassi di riferimento a scadenza programmata in tutto il continente. È anche aumentato il costo del denaro. 

Scopriamo i termini: i tassi per i mutui

Fisso Gli interessi rimangono gli stessi per tutta la durata del prestito. Quindi, la rata non cambierà nel tempo.
VariabileIl valore dell’interesse cambia a seconda dell’indice di riferimento, l’Euribor. 
Tasso variabile con capIl cap è il “tetto massimo.” Questo tipo di tasso per prestiti e mutui offre una protezione se il tasso aumenta in modo eccessivo. Può essere ideale per crediti di 20 fino a 30 anni. 

In questo panorama di tassi per mutui ed acquisti della prima casa, la scelta del consumatore dipende dalle esigenze e dalla capacità di rimborso quando si decide di investire in mattoni e tegole. 

L’annuncio della BCE

Da luglio 2022, basta ai tassi zero. Durante l’anno, sono previsti due rialzi di 25 centesimi ciscuno. 
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